giovedì 14 febbraio 2008

Prove tecniche di comunicato stampa

Qui le varie bozze del comunicato stampa per il presidio in Cavazzani.

5 commenti:

Studenti in Fermento ha detto...

Prima bozza assemblea.

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NO DAV, “No alla Didattica ad Alta Velocità”, è un gruppo nato dalla spontanea aggregazione di studenti.

Sentiamo sempre più forte la necessità di sviluppare una criticità verso ciò che ci viene insegnato: vogliamo vivere l’università, non come luogo di apprendimento passivo ed inseguimento di crediti, ma di partecipazione e confronto.
L’università deve ritornare ad occupare un luogo centrale nella società.


Domenica pomeriggio dalle 13:30 saremo alla Biblioteca Centrale (via Verdi, Mulino Vittoria), per testimoniare la mancanza di spazi studio. Raccoglieremo firme per sollecitare l’apertura di nuovi spazi studio.

nomero ha detto...

Questa la bozza di due volonterosi (e anche belli, diciamocelo) volontari:

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NO DAV, “No alla Didattica ad Alta Velocità”, è un gruppo nato dalla spontanea aggregazione di studenti all’interno dell’università degli studi di Trento. Sensibili alle tematiche universitarie e non solo.

Sentiamo sempre più forte la necessità di sviluppare un approccio critico ai metodi di insegnamento, all’organizzazione didattica e agli argomenti trattati.
L’università deve ritornare ad occupare un luogo centrale nella società.
Vogliamo “essere” l’università. Vogliamo vivere l’università non come luogo di apprendimento passivo, non come sterile esamificio, ma come luogo di partecipazione e confronto; un luogo nel quale condividere i saperi e non subirli.

Domenica pomeriggio dalle 13:30 saremo alla Biblioteca Centrale (via Verdi, Mulino Vittoria), per testimoniare la mancanza di spazi studio. Raccoglieremo firme per sollecitare l’apertura di nuovi spazi studio.

Anonimo ha detto...

la ripetizione "spazi studio" è voluta?
:o

nomero ha detto...

ihihih. No.
...
Spazi studio!

Mattia Frizzera ha detto...

io dovrei chiudere a breve con l'esperienza universitaria, caratterizzata da un assoluto spirito acritico da parte di molti colleghi. quindi non posso che essere felice di un'iniziativa come la vostra.
La cosa secondo me bella è quella di pensare che dall'università debbano uscire delle idee per cambiare in meglio la società.